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al testo di Bowil da Wilobi
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Padrone del tuo mondo
Chiunque subisce i clamori dei tempi i difetti dei padri, vizi di madri e mentori affetti da egocentrico morbo. Maestri di carta pestan parole e postano pose da mister e miss, in cui l’universo d’adorante inchino dovrebbe perdersi.
Ognuno soggiace a leggi adeguate minigonne aderenti voglie di padri e madri, di frenesie figlie … in volontà di massa. Sottoposti a vincoli anche tra gabbie d’oro, prive di serrature a giuramento.
Impagabile quel riuscire ad impugnare e sottostare a terse interpretazioni proprie
rispettose e libere.
Cura impalliativa
Riconosciti e dal tuo orto raccogli il meglio mai ti farà torto e mai potrà coglierti impreparato la torta alle verdure del vicino.
Così non va
Non di soli occhi si osserva attorno.
Non di sola lingua nascono leccornie.
Non nel solo timpano risiede melodia.
Non di solo tatto si carezzano sogni.
Non solo nelle narici scorrono, i favori del tempo.
Ma solo con l’amore si sfama il cuore che pompa, pompa
e la vita circola.
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